Sudeconomy 2012: Efficienza energetica a Benevento. Regola numero uno, rispetto delle norme

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La gestione, la manutenzione ed il programma energetico della città di Benevento. Queste le tre relazioni discusse stamane a Palazzo Paolo V in occasione della seconda giornata di “Sudeconomy 2012″, la settimana dell’economia che vede Benevento al centro di convegni, confronti, dibattiti e mostre alla ricerca di un nuovo ed unico modello di sviluppo del territorio. Come ripetutamente annunciato nella conferenza stampa di presentazione e nella giornata d’apertura di ieri, Benevento punta molto sull’innovazione sostenibile: anche per questo motivo era atteso l’appuntamento odierno, tutto dedicato all’efficienza energetica ed alla green economy. In una sala affollata grazie sopratutto alla presenza degli studenti dell’Unisannio e dei licei, dove hanno relazionato il presidente nazionale di Federesco, Claudio Ferrari, il direttore generale Esco Italia Giovanni Maraviglia ed l’Energy Manager del Comune di Benevento, Attilio Renzulli. Protagonista la Esco, società che si occupa di gestione e manutenzione energetica: “L’Italia attraversa un momento difficile e non si è in grado di capire che contrastare lo spreco di risorse energetiche diventa necessario – ha detto Ferrari al termine della sua relazione – la politica e le amministrazioni devono proporre azioni concrete, non simboliche come quella di spegnere le lampadine per una notte. E’ una boutade che non serve a nulla. Occorrono invece azioni serie, motivate e studiate. Nel Paese il pubblico è fermo, le migliori proposte arrivano sempre da privati. Urge un intervento organico per il patrimonio pubblico – ha sostenuto Ferrari – occorre trovare i soldi e riaprire al mercato dell’occupazione. La soluzione è semplice: con i risparmi conseguiti da una corretta gestione energetica bisogna immediatamente investire”. Ma per dar vita ad un progetto di green economy occorre conoscere a cosa si va incontro: “Spesso mi è capitato di soprendere un singolo cittadino che voleva impiantare un pannello fotovoltaico sul tetto di casa – ha spiegato Giovanni Maraviglia – perchè in pratica ha constatato che l’installazione di un pannello è solo l’ultimo passaggio di un lavoro più articolato. In pratica, senza la conoscenza esatta delle potenzialità di risparmio si rischia di costitutire (e di investire) un contratto monco e molto rischioso. Bisogna prima eseguire una corretta diagnosi energetica, poi valutare il progetto con un serio studio di fattibilità ed infine siglare il contratto”.
Amministrazioni pubbliche chiamate in causa dal presidente nazionale Federesco, Claudio Ferrari: è toccato all’Energy manager del Comune di Benevento, Attilio Renzulli, difendere e divulgare alla platea le politiche energetiche di Palazzo Mosti: “Benevento – ha rivendicato Renzulli – si è dotato di strumenti operativi mai avuti in precedenza. Il Ruec o il Peac ad esempio, un Ufficio Energia che è quasi operativo ed a breve l’istituzione del Catasto Energetico Comunale degli Edifici (Cec). Questi strumenti non sono stati cercati ed attuati dall’assessorato per caso: si tratta infatti di obblighi di legge disattesi dalla stragrande maggioranza dei comuni italiani, specialmente nel Mezzogiorno. Se vogliamo investire in progetti di “Grenn Economy” dobbiamo cambiare la mentalità e per far questo serve far rispettare le norme per costruire o ristrutturare edifici in maniera sostenibile”. Renzulli ha poi elencato quelli che sono i punti cardine del programma di mandato “Benevento Impatto Zero”, dal Patto dei Sindaci al progetto Rifiuti Zero, passando per i “Cat-Med”. Divulgato poi dettagliatamente l’Ibe, ossia l’Inventario di Base delle Emissioni di gas serra (che l’assessorato all’ambiente presentò alla stampa qualche settimana a Palazzo Mosti): “L’Italia è uno dei Paesi più inquinati ed inquinanti ed è necessario un cambio di rotta”. Infine un invito alle aziende locali: “Sulla stessa lunghezza d’onda dei Smart Cities prodotti a Genova e Torino – ha concluso Renzulli – nel rispetto del Patto dei Sindaci, il Comune di Benevento inviterà tutte le aziende locali a partecipare per presentare un modello unico e condiviso in materia di risparmio ed efficienza energetica”.